Quando viaggio cerco di bere sempre vino locale. Se mi trovo in una zona d’Italia che non conosco consulto Winemapp. L’app mi dice subito se mi trovo in una zona di produzione di vini DOP.
Così ho fatto a Mondavio, presso il ristorante bar hotel piscina del paese dove abbiamo ordinato un Bianchello del Metauro DOP.
Il vantaggio di ordinare vini locali è che se poi ti viene voglia puoi andare a visitare la cantina. Degustazione prenotata per le 15.30! Prima ci stava giusto giusto un bel giro a Fratte Rosa “centro”. Il panorama merita davvero, ma giusto quello, perchè alle 2 del pomeriggio non c’è molto da fare se non fermarsi a sedere su una terrazza ai tavolini di un’osteria chiusa per farsi dondolare lo sguardo dalle colline nel silenzio della controra.
Fattesi le 15 ci siamo avviati alla cantina. Un vialetto pergolato accompagna all’entrata della splendida sala di degustazione e già ti viene voglia di fermarti lì per un po’. Causa Covid, abbiamo degustato all’aperto, sotto un cielo blu arredato di soffici cuscini bianchi.
La cantina produce tutte e tre le DOC locali: Bianchello del Matauro, Colli Pesaresi e Pergola. A portarci lì era stato il Boccalino, bianchello base, ed è quello che conferma la nostra scelta: espressione pura e semplice del territorio, frutta fresca e allegria. Poi si può cercare altro. Con il Campodarchi Argento, Bianchello del Metauro superiore, si sale in struttura, la frutta diventa matura, quasi arrostita. Già il colore lo preannuncia, caldo e luminoso. In bocca è molto equilibrato.
Prima di passare ai rossi abbiamo potuto godere di una bella carrellata dei loro vini bianchi.
I produttori si stanno misurando con gli affinamenti in barrique. E’ sempre interessante quando non ci si ferma alla tradizione ma rispettandola si ricercano nuovi modi per estrarre gusto dalla terra. Io però personalmente preferisco le espressioni più autentiche del vitigno. Infatti ho apprezzato molto il bianchello anche nella versione spumante: 3 mesi di affinamento in acciaio e 3 per la presa di spuma, più un affinamento in bottiglia, hanno lasciato la freschezza di questo vino fruttato intatta, pronta da stappare in compagnia. Una perfetta alternativa alle solite bollicine.
Poi siamo passati ai rossi. Un Sangiovese Colli Pesaresi senza solfiti meritava di essere sorseggiato con calma, mentre il produttore ci raccontava quanta attenzione alla sostenibilità mettono in ogni fase del vino. Un luogo sano fa nascere un vino sano, nella migliore espressione del territorio e del vitigno. Ci è piaciuto!
Infine è arrivata una chicca: Pergola DOC, Aleatico. Già il colore è invitante: un succo d’amarena, appaga l’occhio e ingolosisce la bocca. Ma prima il naso: frutta rosa, erbe aromatiche e balsamiche come basilico e menta. Poi i frutti rossi esplodono in bocca, fragola matura, visciola. Il tannino è delicatissimo, nonostante sia servito ad una temperatura abbastanza bassa. Perfetto d’estate.
Tutta la degustazione era accompagnata da assaggi di cibi locali, tra cui un grappolo di aleatico staccato dalla pianta pochi minuti prima: ho assistito a questa mini vendemmia e già avevo voglia di bere!
Insomma Terra Cruda merita assolutamente una visita se vi trovate da quelle parti.
